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Indagini diagnostiche per il restauro delle statue della chiesa del SS Salvatore a Bologna: un caso studio di Arch-indagini

Aggiornamento: 11 apr

Le indagini diagnostiche sulle strutture e sui monumenti storici, spesso necessarie prima di qualsiasi intervento di restauro e manutenzione, rappresentano il fulcro del servizio fornito da Arch-Indagini.

La chiesa del Santissimo Salvatore a Bologna ha recentemente subito un ampio progetto di restauro che ha coinvolto le superfici esterne e le tre statue situate sulla cima del timpano della facciata. Questo progetto ha richiesto l'impiego di diverse tecniche di indagine, tra cui prove soniche e georadar.





L'importanza dell'analisi diagnostica: partire dalla raccolta dei dati

Prima dell'avvio dei lavori di restauro, è stato essenziale condurre un insieme di indagini diagnostiche sulle strutture e sui materiali delle statue per comprendere le modalità di costruzione impiegate e valutare l'entità dei danni e dei dissesti. Le statue, esposte agli agenti atmosferici inquinanti e alle correnti d'aria, hanno subito deterioramenti sia sulle parti metalliche, sia sulle murature.




Le statue sono costituite da un telaio metallico integrato in un basamento in muratura di mattoni e sono assicurate alla parete interna del timpano mediante tirafondi. I dettagli e gli elementi anatomici delle statue sono realizzati in lamina di rame fissata alla struttura metallica tramite rivetti. Lo spazio interno è stato riempito con muratura di mattoni e malta, il cosiddetto “materiale sciolto”.

Dai primi sopralluoghi è emerso un diffuso quadro fessurativo nei basamenti delle statue, insieme a una forte decoesione della muratura di riempimento che ha provocato numerose lacerazioni nelle lamine in rame.

Un altro obiettivo importante a cui dare risposta riguardava il problema di stabilità delle statue, che richiedevano un intervento di rinforzo delle strutture di ancoraggio in metallo. Proprio la mancanza di informazioni sulla presenza e stato di conservazione di queste armature ha reso necessarie indagini approfondite, propedeutiche alla progettazione del rinforzo.


Prove soniche e rilievi con georadar

Per affrontare queste sfide, il team di Arch-indagini ha adottato una combinazione di prove non distruttive per valutare lo stato delle murature e localizzare le parti metalliche delle statue.





Sono state principalmente utilizzate due metodologie di indagine:

Indagini Soniche - Queste prove, comunemente impiegate per studiare la qualità delle strutture murarie, si basano sulla relazione tra la velocità di propagazione delle onde elastiche attraverso un materiale e le sue proprietà meccaniche. La tecnica di prova prevede l’impiego di un martello strumentato per generare onde sonore che attraversano la muratura e consentono di ottenere informazioni sulla presenza e distribuzione di difetti strutturali come cavità o fessure. L’insieme di tutti i dati forniscono un quadro dettagliato sullo stato di conservazione della struttura muraria.

Rilievi con Georadar - Questa metodologia si basa sulla prospezione elettromagnetica per rilevare oggetti nascosti all'interno delle strutture. Utilizzando un'antenna che emette e riceve onde elettromagnetiche a una specifica frequenza, si misura il tempo di propagazione impiegato dall’impulso a percorrere la distanza tra punto di emissione e anomalia strutturale, consentendo di calcolarne la profondità. Questo ci fornisce sezioni o profili radar con indicazione della posizione del target di cui si vuole identificare la posizione. Nel nostro caso, abbiamo utilizzato un'antenna ad alta frequenza di piccole dimensioni appoggiata su un tappetino che ha permesso all’apparecchiatura di adattarsi meglio alle complesse geometrie delle statue.


Data visualization: cosa è emerso dai rilievi e come lo abbiamo presentato

I risultati delle indagini sono stati elaborati graficamente, combinando i dati delle prove soniche e del georadar. Per ciascun metodo di prova sono state fornite:

  • mappe in scale di colori, derivanti dalle prove soniche, che hanno permesso di identificare le aree di muratura degradata;

  • radargrammi, derivanti dalle prove con georadar, che hanno consentito di localizzare presenza e profondità delle armature metalliche nelle statue.

Queste tecniche di indagine non distruttive, combinate, hanno permesso di determinare un quadro completo dello stato di conservazione delle strutture e dei materiali componenti, consentendo anche futuri controlli per monitorare l’evolvere del degrado.

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