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Cos'è l'ispezione visiva e perché è utile nella diagnostica strutturale negli edifici storici

L'ispezione visiva è una tecnica fondamentale per l'analisi della sezione muraria, particolarmente apprezzata per la sua immediatezza e la sua capacità di fornire una prima valutazione delle stratigrafie murarie in un edificio. A differenza di tecniche più invasive, che richiedono lo smontaggio di porzioni di muratura, l'ispezione visiva prevede l’osservazione delle strutture attraverso un foro di1-2cm, permettendo di individuare eventuali anomalie o deterioramenti.




In molti casi, l'ispezione visiva rappresenta il primo passo di una diagnosi più approfondita, fornendo indicazioni preliminari sulle aree che necessitano di ulteriori indagini.


Non solo osservazione dall'esterno: l'endoscopia

Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, eseguire un’ispezione visiva non significa osservare solo dall’esterno le strutture: l'endoscopia consente di esplorare l'interno delle murature senza ricorrere a interventi eccessivamente invasivi.


Questa tecnica prevede la realizzazione di fori di alcuni millimetri fino a 1-2cm in una struttura muraria, attraverso i quali viene inserito un endoscopio o un video-endoscopio:

  • L'endoscopio è uno strumento dotato di un'asta estensibile, con un sistema ottico illuminato da una lampada alogena a bassa tensione o led, che permette di visualizzare la sequenza dei materiali presenti all'interno della muratura.

  • Il video-endoscopio, invece, utilizza fibre ottiche con una testina dotata di luci LED, offrendo una maggiore qualità delle immagini e la possibilità di registrare video.

I fori necessari per l'inserimento dell'endoscopio vengono realizzati con un trapano a percussione, utilizzando punte di diametro variabile a seconda delle esigenze specifiche da pochi millimetri a circa 20mm.



L'endoscopio è inoltre dotato di un riferimento metrico, che consente di monitorare con precisione la profondità di avanzamento all'interno del foro. Sebbene sia possibile collegare l'endoscopio a una videocamera o a un videoregistratore per acquisire le immagini, spesso le informazioni vengono annotate direttamente tramite schizzi di cantiere e successivamente elaborate con software di grafica vettoriale per una presentazione dettagliata dei risultati.


Ispezione visiva e complementarità con altre prove in situ

L'ispezione visiva è spesso utilizzata in combinazione con altre tecniche di indagine per ottenere una diagnosi strutturale completa. Ad esempio, le prove soniche possono rilevare discontinuità all'interno della muratura, ma è solo attraverso l'ispezione visiva diretta che è possibile valutare il tipo e l'estensione di queste discontinuità.


Un’applicazione pratica di questa complementarità si ha quando una velocità sonica ridotta, indicativa di vuoti o discontinuità nella muratura, viene validata dall’ispezione diretta tramite endoscopia. La visone endoscopica consente di visualizzare direttamente questi vuoti, fornendo informazioni cruciali per la valutazione strutturale e per la pianificazione degli interventi di restauro o consolidamento.


Il livello di conoscenza acquisito grazie all'ispezione visiva, integrato con altre tecniche diagnostiche, permette di formulare diagnosi accurate e di sviluppare interventi di restauro mirati alle problematiche di conservazione presenti negli edifici esaminati.


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